Lectio Magistralis “Esiste una Generazione Covid-19 e una Generazione DAD?” con Massimo Recalcati

Massimo Recalcati ha tenuto ieri, 9 giugno, la Lectio Magistralis “Esiste una Generazione Covid-19 e una Generazione DAD?”, inaugurando così il ciclo dei webinar sulla salute dei minori nella pandemia, voluto e organizzato dalla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus e che si svolgeranno da giugno a ottobre, nell’ambito dell’iniziativa In farmacia per i bambini, che ha come obiettivo sensibilizzare sui diritti dei bambini e  accogliere farmaci e prodotti pediatrici contro la povertà sanitaria minorile.

La salute mentale degli adolescenti nella pandemia è il tema con cui si è aperto il ciclo dei webinar, il cui primo appuntamento è stata la Lectio Magistralis di Recalcati, moderata da Ilaria Iacoviello e introdotta da Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus. La sessione è stata seguita sia su zoom che in diretta Facebook sul profilo della Fondazione Francesca Rava, da un’attentissima platea che ha rivolto al Professore molte domande.

La violenza del Covid, che si è abbattuta  con maggiore veemenza sul più fragile, ha travolto anche la vita degli adolescenti, desiderosa di incontri, aperture, di mondi al di là della famiglia. I nostri giovani hanno dovuto subire sì una condizione di vera e propria clausura, sono stati sì costretti a vivere in una normalità stravolta, tuttavia Recalcati rifiuta le etichette “Generazione Covid” e “Generazione DAD”, ed informa sui loro possibili rischi: identificare il soggetto con il trauma che ha subito, consolida la sua posizione come vittima e ne favorisce la deresponsabilizzazione.

Occorre invece permettere ai nostri giovani di accogliere il magistero più importante del Covid: la libertà non è arbitrio, non è assenza di vincoli, ma è partecipazione, inclusione nella vita della comunità.
Recalcati ha soffermato la sua attenzione sulla DAD e sul disagio mentale degli adolescenti nella pandemia. La DAD ha permesso alla scuola di non chiudere, di non smettere di formare. Non si tratta del sistema didattico migliore, ma di una supplenza necessaria alla scuola vera e propria, che ha funzionato grazie alla volontà, allo sforzo e alla tenacia degli insegnanti. Anoressia, fobie sociali e depressione, invece, le forme più comuni del disagio giovanile, acuite dall’incertezza e dai timori sperimentati durante la pandemia. Le numerose domande di aiuto, formulate dai giovani o dalle famiglie per loro, richiedono una risposta all’altezza dell’emergenza. Per questo – aggiunge Recalcati – l’istituzione politica dovrebbe sostenere con sempre più convinzione l’attività delle associazioni in prima linea nel sostegno dei più fragili.
Dopo aver offerto interessanti spunti di riflessione, Recalcati ha anche risposto alle domande dei presenti, ribadendo l’importanza di una Scuola che accolga i ragazzi, che trascuri, in questo momento, il rigore della valutazione a tutti i costi, pur non rinunciando a rappresentare un banco di prova e a richiedere l’impegno e la partecipazione attiva degli studenti.

Il tema continuerà ad essere oggetto di confronto e di approfondimento con istituzioni e operatori sanitari, farmacisti Venerdì 11 giugno, sempre con l’obiettivo di creare consapevolezza sulle fragilità e patologie nate nella pandemia e far emergere riflessioni e proposte. Scopri di più, clicca qui

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