Un webinar promosso da Fondazione Francesca Rava e Federfarma Lombardia con Fondazione Muralti per formare i farmacisti lombardi a cogliere i segnali di disagio psicologico tra i giovani e orientare le famiglie
Raddoppiano le richieste in urgenza per disturbi psichici negli adolescenti
(Milano, 19 ottobre) – Si è svolto ieri pomeriggio il webinar “Salute mentale degli adolescenti: il ruolo di sentinella e orientamento sul territorio dei farmacisti”, organizzato dalla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus in collaborazione con Federfarma-Lombardia e Fondazione Muralti e con il contributo incondizionato di Fondazione Roche e Solgar.
L’incontro, che si è svolto presso la sede di Federfarma-Lombardia in presenza e modalità streaming, è stato incentrato sul tema sempre più urgente della salute mentale dei minori e degli adolescenti nella pandemia e rientra nel più ampio ciclo di webinar sul tema promosso dalla Fondazione Francesca Rava nell’ambito di In Farmacia per i bambini: iniziativa contro la povertà sanitaria che si realizza con la sensibilizzazione sui diritti dei bambini e la raccolta di farmaci e prodotti baby-care. La raccolta si svolge ogni anno, in concomitanza con la Giornata nazionale dei diritti dell’infanzia, in 2.000 farmacie in tutta Italia e contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo n.3 dei Sustainable Development Goals (UNSDG) delle Nazioni Unite, Salute per tutti e di tutte le età.
Il webinar, ha visto in apertura dei lavori l’intervento di Letizia Moratti, Vice Presidente e Assessore Welfare Regione Lombardia, l’introduzione di Annarosa Racca, Presidente Federfarma Lombardia e di Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus, ed è stato moderato da Manuela Bandi, Direttrice Fondazione Muralti.
All’apertura sono seguiti i saluti di Giada Caudullo, Psicologa Clinica, Coordinatrice di Bendessere Study Center e Vicepresidente di Solgar Italia Multinutrient e Francesco Frattini, Segretario Generale di Fondazione Roche.
Tra i presenti anche Pierpaolo Ribuffo, Comandante Interregionale Marittimo Nord-Italia della Marina Militare, da anni al fianco della Fondazione Francesca Rava, anche per In Farmacia per i bambini con il volontariato “istituzionale”.
L’incontro è stato declinato, dopo la sessione Istituzionale, in una formativa, con l’obiettivo di fornire una formazione specifica per i farmacisti che, soprattutto durante la pandemia, sono stati sentinelle del disagio e delle necessità dei cittadini lombardi.
“I giovani rappresentano il nostro futuro e ogni attenzione e investimento su di loro è estremamente prezioso e ha sempre un forte valore preventivo perché contribuisce a orientare la società di domani, a renderla più sana e sicura”, afferma Letizia Moratti, Vice Presidente e Assessore Welfare Regione Lombardia, che prosegue: “Le patologie psichiche non si manifestano in modo improvviso e inaspettato, si stratificano negli anni, sono malattie in qualche modo “generose” perché ci lasciano un lungo tempo in cui è possibile intervenire, cambiare direzione, modificare completamente la storia del giovane e salvargli, spesso, la vita. Il ruolo di “sentinelle” è quindi utilissimo per anticipare gli interventi, per orientare e aiutare le persone a non vergognarsi e chiedere aiuto con fiducia e ottimismo, per diffondere l’idea che il recupero è sempre possibile”.
Il ruolo del farmacista, ha spiegato inoltre Letizia Moratti, è anche quello di normalizzare le esigenze dei cittadini di tutte le età, aiutandoli a eliminare le paure e affrontare le patologie.
“I giovani sono tra coloro che più hanno subìto le conseguenze psicologiche della pandemia”, dichiara Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia. “Privati di tante occasioni di socializzazione, del confronto con i coetanei e della scuola in presenza, si sono trovati in una condizione di fragilità durante una fase fondamentale della loro crescita. L’importante ruolo sociale e sanitario svolto dal farmacista di comunità, insieme alla sua vocazione fortemente territoriale, lo porta ad essere in contatto con molti adolescenti, che entrano in farmacia per chiedere consigli o aiuto. Questo lo rende una figura professionale in grado di contribuire, se opportunamente formata, a identificare i ragazzi potenzialmente a rischio o che già vivono una situazione di disagio mentale. L’incontro formativo che, insieme a Fondazione Francesca Rava, abbiamo voluto proporre ai farmacisti lombardi si prefigge di aiutarli ad acquisire le competenze specifiche necessarie a cogliere i segnali di un disagio psicologico, per essere di supporto alle famiglie e indirizzarle correttamente verso i servizi sul territorio”.
“Grazie di cuore a Federfarma Lombardia per essere sempre al fianco della Fondazione Francesca Rava e alla Presidente Annarosa Racca dalla cui intuizione, nel 2013, è nata l’iniziativa in Farmacia per i bambini”, afferma Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus. “Ringrazio l’Assessore Letizia Moratti per la preziosa partecipazione al nostro webinar dedicato alla salute mentale degli adolescenti proprio nella Regione Lombardia, e tutti i professionisti collegati, nonchè Fondazione Roche e Solgar Italia, per il sostegno a questo importante appuntamento. Il focus della nostra Fondazione è quello di contraccambiare i farmacisti, che consideriamo volontari del cuore, per tutto quello che hanno fatto per noi e per i bambini in povertà sanitaria in tutti questi anni. Il farmacista c’è sempre stato, vero e proprio presidio essenziale durante l’emergenza Covid-19, punto di riferimento per le famiglie con consigli e risposte puntuali e concrete. Durante l’emergenza sanitaria si è registrata una drammatica escalation di disturbi mentali negli adolescenti, che non può lasciarci indifferenti. E in questo scenario la croce della farmacia è sempre rimasta accesa per i cittadini di tutte le età”, conclude Mariavittoria Rava.
Da una recente indagine della Società Italiana di Pediatria (SIP) condotta in 9 regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Emilia- Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria), è emerso che durante la pandemia gli accessi al pronto soccorso di minorenni per patologie di interesse neuropsichiatrico hanno registrato un incremento dell’84% rispetto al periodo pre-Covid. In particolare, sono aumentati del 147% gli accessi per “ideazione suicidaria” seguiti da depressione (+115%) e disturbi della condotta alimentare (+78.4%).
Secondo la Prof.ssa Antonella Costantino, Direttore Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza al Policlinico di Milano: “Per quanto riguarda i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva e in particolare i disturbi psichiatrici, già prima della pandemia vi era stato un aumento rilevante, con un raddoppio delle richieste ai servizi negli ultimi 10 anni e rilevanti difficoltà a garantire le risposte necessarie. La pandemia e le strategie indispensabili per il suo contenimento non solo hanno aumentato lo stress e il sovraccarico su bambini e ragazzi e sulle loro famiglie, in particolare sulle situazioni più vulnerabili, ma in molti casi hanno reso non più praticabili le strategie di tamponamento che venivano messe in atto in precedenza, sia dai singoli che dalla collettività, e portato ad un aumento generalizzato delle richieste, che evidenzia ovunque come l’asimmetria tra domanda e risposta non sia più gestibile”.
Nel 2021 l’accesso ai servizi di neuropsichiatria infantile ha subìto un notevole aumento (+30%). La Prof.ssa Costantino ha paragonato l’emergenza del disagio psichico dei ragazzi a una quarta ondata della quale, però, è tuttora difficile capire quanta parte sia effetto diretto della pandemia e quanta sia legata all’aumento già in corso negli anni precedenti e al ritardo nell’accesso.
Per il Prof. Davide Liccione, psicologo e psicoterapeuta e direttore del MiCal, Milan Institute for Health Care and Advanced Learning : “L’isolamento e il distanziamento sociale sono state due tra le principali misure sociali di prevenzione dall’infezione COVID-19. La chiusura di strutture di ritrovo e di socialità (scuole, centri educativi e ricreativi, cinema, palestre, ecc.) hanno avuto un impatto significativo nella vita degli adolescenti favorendo l’emergenza di esperienze di stress, ansia, preoccupazione/paura, nonché facilitando l’insorgenza di disagi psichici in soggetti predisposti. E’ stato dimostrato che l’impatto psicologico dovuto alla pandemia avrà conseguenze negative nel lungo termine soprattutto nei bambini e negli adolescenti. La natura e l’entità di questo disagio dipende da diversi fattori, tra i quali: l’età, la presenza di pregresse psicopatologie, l’esposizione diretta all’infezione da parte dei propri familiari, il basso livello socio-economico. In questi ultimi mesi sono state messe a punto diverse proposte di buone prassi sanitarie, socio-sanitarie e psicosociali per fronteggiare le conseguenze psicologiche dovute al COVID-19. Alcune di queste raccomandazioni sono rivolte agli insegnanti, ai pediatri di base, agli psicologi clinici, ai neuropsichiatri infantili, agli educatori territoriali e agli assistenti sociali. Le Farmacie possono offrire un importante contributo alla realizzazione di parte di queste buone prassi estendendo agli adolescenti le attività di consulenza, presa in carico e invio che il Servizio “Psicologo in Farmacia” attualmente offre ai maggiorenni. Per raggiungere questo obiettivo andrebbero superate alcune criticità legate alla normativa inerente l’accesso ai servizi sanitari da parte dei minorenni. Questo servizio ha permesso di far emergere un bisogno inespresso. Il 60% dei cittadini che ha usufruito del servizio, ha dichiarato che senza questa opportunità non si sarebbero mai rivolti a uno specialista”.
“Durante la pandemia si è registrata una importante situazione di vulnerabilità degli adolescenti rispetto alla salute mentale. L’isolamento, la sedentarietà la scorretta alimentazione hanno aggravato notevolmente la situazione. In questo scenario la nutraceutica può rappresentare una potenziale strategia di supporto”, spiega il Prof. Giovanni Scapagnini, Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute, Università degli Studi del Molise: “Tra le novità in tal senso, alcune sostanze fitochimiche, presenti in frutta e verdura, la teanina e gli adattogeni vegetali, e gli omega 3 la cui carenza è stata associata a un maggiore rischio di sviluppo di ansia e depressione negli adolescenti. In questo senso la figura del farmacista è fondamentale in quanto suggerisce soluzioni che supportano la fisiologia e le funzioni del cervello, soprattutto in gravi situazioni di rischio come quella che abbiamo appena vissuto e che ha lasciato gravi strascichi per il futuro”.
I lavori sono stati conclusi da Emanuela Ambreck, farmacista e coordinatrice In Farmacia per i bambini della Fondazione Francesca Rava, la quale ha invitato tutti i farmacisti ad aderire all’iniziativa che si svolgerà dal 15 al 20 novembre in tutta Italia.
Il webinar è stato accreditato ECM per i farmacisti che hanno seguito numerosi l’evento in remoto.